La Commissione Nazionale Paritetica per le Casse Edili (CNCE), con la nota del 28 gennaio 2011, ha reso noto che da gennaio le casse edili, in via sperimentale per il 2011 (per entrare a regime dall’1.1.2012), determineranno il costo totale della manodopera in misura pari a due volte e mezzo la retribuzione denunciata dalle imprese (accordo 28.10.2010). Nell’ipotesi in cui l’importo risulti inferiore a quello dichiarato nell’appalto, il datore di lavoro dovrà fornire un’adeguata motivazione.
Con l’accordo del 28 ottobre 2010 sono stati introdotti i c.d. indici di congruità della manodopera per settore, categorie di imprese e territorio, con lo scopo di promuovere la regolarità contributiva. Si tratta di percentuali che indicano l’incidenza minima del costo del lavoro, comprensivo dei contributi Inps, Inail e Casse edili, ragguagliate all’opera complessiva. Se il costo del lavoro scende al di sotto di tali percentuali, si determina una presunzione di non congruità dell’impresa, con conseguente Durc negativo.
Gli indici si applicano a tutti gli appalti, sia privati che pubblici, ma in quest’ultimo caso solo se l’opera ha un valore complessivo pari o superiore a 70 mila euro.