Il potere direttivo caratterizza il rapporto di lavoro subordinato
A cura della redazione
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21122 del 2 ottobre 2009, ha precisato che l'elemento che contraddistingue il rapporto di lavoro subordinato, rispetto a quello autonomo, assumendo la funzione di parametro normativo di individuazione della natura subordinata del rapporto stesso, è il vincolo di soggezione personale del lavoratore al potere organizzativo, direttivo e disciplinare del datore di lavoro, con conseguente limitazione della sua autonomia ed inserimento nell'organizzazione aziendale. Pertanto, gli altri elementi, quali l'assenza di rischio, la continuità della prestazione, l'osservanza di un orario, la forma della retribuzione ed eventuali altri, pur avendo natura meramente sussidiaria e non decisiva, possono costituire gli indici rilevatori, complessivamente considerati e tali da prevalere sull'eventuale volontà contraria manifestata dalle parti, attraverso i quali diviene evidente, nel caso concreto, l'essenza del rapporto e, cioè, la subordinazione.
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