Infortunio: responsabile l'azienda anche con colpa del lavoratore
A cura della redazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza 23/04/2009 n.9689, ha deciso che se non vengono osservate dal lavoratore le misure di sicurezza, la responsabilità per l'infortunio accorso al lavoratore è sempre dell'azienda dato che la colpa del dipendente non è sufficiente di per se a esentare l'azienda dal risarcimento del danno.
Più precisamente i giudici di legittimità hanno ricordato che la responsabilità dell'imprenditore per la mancata adozione delle misure idonee a tutelare l'integrità fisica del lavoratore, discende o da norme specifiche o, quando queste non sono rinvenibili, dalla norma di ordine generale contenuta nell'art. 2087 c.c. che impone all'imprenditore l'obbligo di adottare nell'esercizio dell'impresa tutte quelle misure che, secondo la particolarità del lavoro in concreto svolto dai dipendenti, si rendano necessarie a tutelare l'integrità fisica dei lavoratori.
Questa responsabilità è esclusa solo in caso di dolo o rischio elettivo del lavoratore, ovvero di rischio generato da un'attività che non ha rapporti con lo svolgimento dell'attività lavorativa o che esorbiti in modo irrazionale dai limiti di essa, mentre l'eventuale colpa del lavoratore non è in sé idonea ad escludere il nesso causale tra il verificarsi del danno e la responsabilità del datore di lavoro, sul quale grava l'onere di provare di avere adottato tutte le tutele necessarie per impedire il verificarsi del danno stesso.
Riproduzione riservata ©