Mancini in azienda: quando lo sguardo (non solo la mano) cambia la sicurezza
A cura della redazione
La lateralità non è solo una questione di mano: influenza dove e come guardiamo. In un mondo progettato per destrorsi, i mancini possono esplorare in modo diverso schermate e segnali, con effetti su tempi di reazione e sicurezza. Uno studio Inail mostra pattern visivi differenziati a seconda della postazione, suggerendo interfacce adattabili, comandi simmetrici e formazione mirata. Le norme (ISO 9241‑110, ISO 26800, EN ISO 12100) e il nuovo Regolamento macchine UE spingono verso un design inclusivo e “by design” della sicurezza.
Cosa tratta :
In un mondo progettato “a misura di destrorsi”, circa un lavoratore su dieci è mancino. La differenza non riguarda soltanto le abilità motorie: la lateralità influisce anche su come osserviamo schermi, comandi e segnali. Un recente factsheet Inail mostra che, a seconda della postazione, mancini e destrorsi possono esplorare le informazioni in modo diverso: un dettaglio spesso ignorato che, tra ergonomia, usabilità e prevenzione, fa la differenza tra un’interfaccia intuitiva e un errore operativo.
Cosa ci dice la ricerca
Le stime più solide collocano i mancini attorno al 10% della popolazione. Eppure quasi tutte le attrezzature—dal mouse alle tastiere, fino a pulsanti e leve—nascono per la mano destra. Alcuni studi storici hanno persino ipotizzato un maggior rischio infortunistico per i mancini, anche se l’evidenza non è univoca: resta però il fatto che l’ambiente “destro-centrico” costringe i mancini ad adattarsi, con possibili impatti su comfort, performance e sicurezza.Il digitale non fa eccezione. Nei sistemi con schermo tattile o interfacce molto “manipolative” (clic, scroll, drag), elementi cruciali possono finire sotto la mano dominante dell’utente se l’UI non è personalizzabile. In contesti di manutenzione o conduzione, un pop‑up di alert che compare “dal lato sbagliato” può rallentare la reazione. La soluzione? Interfacce adattabili e simmetriche, in grado di impostare rapidamente la “mano dominante” dell’operatore.
Lo studio Inail: cosa è emerso
In un test neuroergonomico con eye‑tracker su 22 volontari (11 mancini, 11 destrorsi), osservando stimoli in tre posizioni (sinistra, centro, destra) è emerso un dato chiave: nelle postazioni di sinistra e centrale il pattern visivo segue la mano dominante per entrambi i gruppi; nella postazione di destra, invece, i mancini mostrano un’esplorazione speculare rispetto alla propria mano dominante, diversamente dai destrorsi. Un secondo test, con 47 soggetti e un compito di memoria visiva, non ha rilevato differenze tra i due gruppi: segno che le interfacce grafiche possono introdurre bias (ad esempio il consueto orientamento di lettura verso sinistra o il colore) che “appiattiscono” le differenze.
Implicazioni pratiche per la sicurezza
Dove metto l’informazione? Se la dashboard o la segnalazione luminosa compare nel quadrante coperto dalla mano dominante, il tempo alla prima fissazione aumenta e la comprensione si complica. Soluzione: mirroring dell’interfaccia e posizioni alternative predefinite per alert e pop‑up.
Comandi fisici: i pulsanti d’emergenza spesso stanno a destra. In ambienti misti (mancini e destrorsi), prevedere ridondanza simmetrica o posizionamento centrale riduce il rischio di ritardi di attivazione.
Procedure e addestramento: la formazione deve includere set‑up della mano dominante e prove pratiche su layout alternativi, specie quando l’azione visiva si fonde con quella motoria (touchscreen, HMI, AR).
Oltre la norma: dall’ergonomia ai principi di interazione
Le norme internazionali offrono una bussola: i principi di interazione della serie ISO 9241‑110 (auto‑descrittività, controllabilità, tolleranza all’errore, coerenza con le aspettative) e l’approccio human‑centred della ISO 26800 aiutano a progettare sistemi che si adattano all’utente, non il contrario. Nella pratica: interfacce configurabili, flussi coerenti con il compito, feedback chiari e possibilità di personalizzazione.Perché parlarne oraLa prevenzione passa anche da scelte di design inclusivo nelle macchine e nelle postazioni. Il Regolamento (UE) 2023/1230 sulle macchine entrerà pienamente applicabile dal 20 gennaio 2027 e, insieme alle buone pratiche della EN ISO 12100 (valutazione del rischio e riduzione gerarchica), spinge verso una sicurezza “by design” che considera l’interazione reale tra persone e sistemi. Giocare d’anticipo significa progettare layout e HMI capaci di ridurre gli errori prima che accadano.
In allegato lo studio INAIL.
COSA DICE LA LEGGE
- Valutazione dei rischi (art. 28 D.Lgs. 81/2008) : La valutazione deve riguardare tutti i rischi, considerando anche differenze tra gruppi di lavoratori. È il perno per includere aspetti ergonomici, usabilità delle attrezzature e layout dei posti di lavoro.
- Videoterminali (Titolo VII D.Lgs. 81/2008) : Il datore di lavoro analizza i posti con VDT per rischi visivi, posturali e affaticamento, e li predispone secondo i requisiti minimi dell’Allegato XXXIV.
Qui rientrano anche scelte ergonomiche e di interfaccia :
- Attrezzature di lavoro (Titolo III, artt. 70–73 D.Lgs. 81/2008) : Attrezzature conformi ai requisiti di sicurezza; obblighi su scelta, manutenzione, formazione e addestramento degli operatori. Gli adattamenti ergonomici rientrano nella scelta e nell’uso sicuro.
- Regolamento (UE) 2023/1230 “Macchine” : In vigore e applicabile dal 20 gennaio 2027: sostituisce la Direttiva 2006/42/CE, rafforza la sicurezza integrata, chiarisce ruoli dei fabbricanti e introduce requisiti su componenti digitali e documentazione.
- Norme tecniche di riferimento (buone pratiche) : EN ISO 12100rincipi generali per la progettazione sicura, valutazione e riduzione del rischio (presidio metodologico). ISO 9241‑110rincipi di interazione per sistemi usabili. ISO 26800: approccio ergonomico generale e human‑centred.
INDICAZIONI OPERATIVE
- Obiettivo: ridurre errori e tempi di reazione legati alla mano dominante, migliorando comfort, performance e sicurezza.
- Mappatura utenti : Inserisci nel DVR la distribuzione di mancini/destrorsi nei reparti e nelle mansioni critiche (con check in fase di visita medica/comunicazione HR). Pianifica azioni mirate per i reparti a rischio (conduzione impianti, manutenzione, sale controllo).
- Interfacce configurabili : Richiedi per HMI/SCADA e software industriali un profilo “mano dominante”: mirroring dei pannelli, riposizionamento di pulsanti, pop‑up e banner di allerta nelle aree non coperte dalla mano, scorciatoie invertibili.
- Segnalazioni critiche : Evita che alert e pop‑up compaiano sotto la mano dominante: definisci zone sicure (ad es. alto‑centrale) e fallback ridondanti (segnale acustico/luminoso replicato su entrambi i lati).
- Comandi fisici simmetrici : Per arresti di emergenza e leve critiche, installa duplicazioni speculari o posizionamenti centrali facilmente raggiungibili da entrambi i lati; valida l’accessibilità con test pratici.
- Procurement e capitolati: Inserisci requisiti ergonomici e di personalizzazione (ISO 9241‑110, ISO 26800) e richiama la EN ISO 12100 per la dimostrabilità della riduzione del rischio in fase di progetto.
- Prove sul campo : Conduci prove di usabilità con campioni bilanciati di mancini/destrorsi: misura tempo alla prima fissazione, errori di selezione, tempi di risposta agli allarmi. Dove possibile, usa eye‑tracking leggero o test A/B su layout speculari.
- Formazione e addestramento : Inserisci nel piano formativo micro‑moduli su set‑up della mano dominante e procedure alternative (es. scorciatoie invertite, gesture “mano sinistra”). Prevedi addestramento pratico su entrambe le configurazioni.
- Manutenzione e controlli : Verifica periodicamente che i profili “mano dominante” restino attivi dopo aggiornamenti software/manutenzioni; inserisci la verifica nelle checklist di pre‑uso.
- Segnaletica e istruzioni : Posiziona istruzioni e schemi a campo visivo libero dalla mano dominante e usa presentazioni coerenti con i principi ISO 9241‑110 (auto‑descrittività, coerenza, tolleranza all’errore).
- Retrofit “a basso impatto” : Dove non è possibile modificare il software, prevedi cornici/overlay fisici che liberino l’area di allerta, specchiature di pannelli o ripetizioni luminose su lato opposto; documenta la soluzione nel DVR.
- Nota di metodo : Lo studio Inail suggerisce che le differenze di comportamento visivo meritano attenzione soprattutto fuori dalle interfacce grafiche tradizionali e in postazioni dove l’allocazione spaziale degli stimoli (sinistra/centro/destra) conta più della grafica. In questi casi, progettare per il comportamento spontaneo degli operatori—mancini e destrorsi—può migliorare comfort, performance e sicurezza
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