Procedimento disciplinare. L'audizione deve essere richiesta dal lavoratore
A cura della redazione

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 4546 del 25 febbraio 2009, ha stabilito che, in caso di procedimento disciplinare, non vi è l'obbligo per il datore di lavoro di convocare il lavoratore per eventuali discolpe se costui non gli abbia rivolto una formale richiesta in tal senso.
Ferma restando la facoltà del dipendente di inoltrare al datore, per iscritto, le proprie osservazioni in merito agli addebiti mossigli, l'art. 7 dello Statuto dei Lavoratori, prevede, infatti, che le garanzie procedimentali sono rispettate qualora, dopo la contestazione scritta dell'addebito, il lavoratore abbia avuto modo di formulare, comunque, le proprie controdeduzioni.
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