Report produttività: stabile la crescita dei contratti depositati
A cura della redazione

Il Ministero del Lavoro, con un comunicato stampa del 19 maggio 2025, ha informato che, tra il 15 aprile e il 15 maggio, la procedura di deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali, attivata a seguito del D.I. 25 marzo 2016 e relativa alla detassazione dei premi di produttività, ha processato 969 depositi mantenendo al +6,4% il tasso di crescita fatto registrare rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Salgono, quindi, a 13.042 i contratti depositati e attivi al 15 maggio, per lo più rientranti nel novero dei contratti aziendali (10.598). Resta stabile anche la crescita a ritmo decisamente più sostenuto dei contratti territoriali, pari a 2.444 al 15 maggio 2025 (+15,1% rispetto alla stessa data del 2024).
Il report del Ministero riscontra l’applicazione di un contratto di produttività per oltre 3,4 milioni di lavoratori, cui viene corrisposto un premio del valore medio di 1.573 euro l’anno. Su questi importi, l’aliquota di tassazione per l’imposta sostitutiva è al 5%, con percentuale dimezzata a partire dalla Legge di Bilancio per il 2023 (art. 1, c. 63, della L. 197/2022). La detassazione è stata confermata nella Manovra per il 2024 (art. 1, c. 18, L. 213/2023) e sarà attiva nel triennio 2025-2027 secondo quanto disposto dalla Legge di Bilancio per il 2025 (art. 1, c. 385, L. 207/2024). La riduzione opera per i lavoratori dipendenti del settore privato, titolari di un rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato e con un reddito da lavoro dipendente non superiore a 80mila euro nell’anno precedente, fino a un massimo di 3mila euro lordi, incrementabili a 4mila euro nelle imprese che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.
Diverse le finalità dei contratti attivi: 10.690 obiettivi di produttività, 8.380 di redditività, 6.683 di qualità, mentre 1.400 prevedono un piano di partecipazione e 8.007 misure di welfare aziendale. Tra questi, la crescita più sostenuta nel corso del mese di riferimento si è fatta registrare tra quelli che prevedono un piano di partecipazione: +11,5%.
Stabile la suddivisione percentuale delle aziende che si avvalgono di questo strumento in termini di addetti: la metà riguarda imprese con meno di 50 dipendenti. La quota restante si divide tra le aziende con almeno 100 dipendenti (35%) e quelle di fascia intermedia con numero di dipendenti compreso tra 50 e 99 (15%).
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