L'Inps, con circolare del 6 febbraio 2009 n. 15, ha fornito i chiarimenti necessari per la corretta applicazione dell'art. 46 del D.L. n. 248/2007, recante "Disposizioni in favore di soggetti inabili", con il quale sono state apportate delle modifiche all'art. 8 della legge n. 222/1982.
In particolare, la nuova normativa ha definito le modalità di svolgimento della attività lavorativa dei soggetti inabili aventi diritto alla pensione per i superstiti; ha stabilito l'importo del trattamento economico che deve essere corrisposto al soggetto inabile ed ha ampliato la platea di datori di lavoro presso cui la predetta attività può essere svolta da parte dei figli inabili maggiorenni superstiti, al fine del riconoscimento e/o della permanenza del diritto alla pensione ai superstiti.
Con la circolare in commento l'Inps ha chiarito che i destinatari delle disposizioni sopracitate sono i soggetti inabili aventi diritto alla pensione si superstiti, i quali svolgono attività lavorativa al compimento del 18° anno di età, ovvero la intraprendono dopo il compimento della maggiore età.
Lo stesso Istituto ha, inoltre, stabilito che il figlio riconosciuto inabile al lavoro nel periodo compreso tra la data di morte dell'assicurato o del pensionato e quella di compimento del 18° anno di età, conserva il diritto alla pensione ai superstiti anche dopo il compimento del 18° anno di età.
Con riferimento ai requisiti oggettivi per la fruizione del trattamento pensionistico è necessario che ricorrano due distinte circostanze: a) uno stato di bisogno del superstite determinato dalla sua condizione di non autosufficienza economica; b) il mantenimento del medesimo da parte del dante causa.
Nella valutazione di tali requisiti assumono particolare rilevanza gli elementi relativi alla "convivenza" o "non convivenza".
Con la circolare di cui trattasi sono stati, infine, individuati i redditi da valutare ai fini dell'ottenimento della pensione e sono state fornite importanti indicazioni in merito alla verifica delle condizioni oggettive per il conseguimento o la conservazione della stessa.