Intelligenza Artificiale e Sicurezza sul Lavoro: Opportunità, Rischi e Responsabilità
A cura della redazione
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro, con impatti profondi sulla salute e sicurezza. Questo articolo esplora le opportunità e i rischi dell’IA, evidenziando la necessità di una governance partecipata, di una valutazione dei rischi inclusiva e di una progettazione etica. La sicurezza del futuro sarà “intelligente” solo se saprà restare umana.
Cosa tratta :
L’intelligenza artificiale (IA) sta trasformando radicalmente il mondo del lavoro, portando con sé nuove opportunità ma anche sfide complesse per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Non si tratta solo di automazione: l’IA modifica i processi decisionali, ridefinisce ruoli e competenze, introduce nuovi rischi e impone una riflessione profonda su etica, governance e partecipazione.
Dall’automazione alla cognizione: una rivoluzione in corso.
L’IA non è più confinata ai laboratori o ai romanzi di fantascienza. Oggi è presente nei magazzini, negli ospedali, nei cantieri, negli uffici. I sistemi intelligenti analizzano dati, prevedono guasti, monitorano condizioni ambientali, suggeriscono decisioni. Ma dietro questa efficienza si nasconde una complessità che va governata.
La CIIP (Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione) ha dedicato un intero e-book al tema, coinvolgendo esperti di medicina del lavoro, ingegneria, psicologia, diritto, ergonomia e sociologia. Il risultato è un mosaico di contributi che esplora l’impatto dell’IA su:
- Evoluzione del lavoro e nuovi modelli organizzativi
- Valutazione dei rischi e responsabilità
- Partecipazione dei lavoratori
- Formazione e gestione del cambiamento
- Benessere psico-fisico
- Aspetti giuridici, etici e sostenibilità
- IA e sicurezza: tra prevenzione predittiva e sorveglianza invisibile
L’IA può migliorare la sicurezza sul lavoro in modo significativo. Sistemi di manutenzione predittiva, smart DPI, sensori ambientali e wearable devices permettono di anticipare guasti, rilevare anomalie, monitorare lo stato di salute dei lavoratori.
Ma l’IA può anche generare nuovi rischi:
- Opacità algoritmica: decisioni automatizzate non sempre comprensibili
- Sorveglianza costante: monitoraggio digitale che può generare stress e ansia
- Bias e discriminazioni: algoritmi che replicano pregiudizi presenti nei dati
- Dequalificazioneerdita di competenze umane a causa dell’automazione
Il ruolo centrale della partecipazione
La sicurezza non si impone, si costruisce. E l’IA, per essere davvero uno strumento di progresso, deve essere progettata e gestita con il coinvolgimento attivo di tutte le figure aziendali: RSPP, HSE manager, preposti, dirigenti, lavoratori e rappresentanze sindacali.
Esperienze concrete dimostrano che l’adozione di sistemi IA in modo partecipativo migliora il benessere, riduce i rischi psicosociali e aumenta la produttività. Al contrario, approcci top-down generano alienazione, turnover e conflitti.
Verso una valutazione dei rischi “sartoriale”
L’IA può aiutare a superare la logica dei “gruppi omogenei” nella valutazione dei rischi, introducendo il concetto di variabilità umana: età, genere, contratto, lingua, capacità di apprendimento, condizioni di salute. Un modello proposto dalla CIIP integra un “fattore K” che corregge il rischio in base a queste variabili, permettendo misure di prevenzione più mirate e inclusive.
Etica, diritto e responsabilità
Il Regolamento Europeo sull’Intelligenza Artificiale (AI Act) e le Linee Guida del Ministero del Lavoro pongono l’accento su trasparenza, supervisione umana, valutazione d’impatto e diritto alla spiegazione. Ma serve anche una nuova cultura organizzativa, capace di integrare tecnologia e dignità, efficienza e giustizia.
Conclusione: restare umani nell’era dell’intelligenza
L’IA non è una minaccia, ma nemmeno una salvezza automatica. È uno strumento potente, che può migliorare la qualità del lavoro e la sicurezza, se usato con consapevolezza, responsabilità e visione etica. La vera sfida è restare umani: valorizzare l’intelligenza collettiva, promuovere la progettazione partecipata, costruire ambienti di lavoro inclusivi, sostenibili e giusti.
In allegato il testo CIIP.
COSA DICE LA LEGGE
- D.Lgs. 81/2008: obbligo di valutare tutti i rischi, inclusi quelli derivanti da mutamenti tecnologici.
- AI Act (Regolamento UE 2024/1689): classifica i sistemi IA ad alto rischio, impone trasparenza, supervisione umana, audit e valutazione d’impatto.
- GDPR: tutela dei dati personali, anche nei sistemi di monitoraggio basati su IA.
- Linee Guida MLPS 2024: raccomandano formazione, etica tecnologica, partecipazione e valutazione dei rischi emergenti.
INDICAZIONI OPERATIVE
- Integrare nel DVR i rischi da IA: opacità, sorveglianza, bias, deskilling.
- Coinvolgere la line aziendale nella progettazione e monitoraggio dei sistemi IA.
- Formare dirigenti e preposti su IA, etica, privacy e sicurezza digitale.
- Utilizzare IA per:
- Manutenzione predittiva
- Monitoraggio ambientale e fisiologico
- Analisi predittiva degli incidenti
- Smart DPI e wearable devices
- Promuovere nudging intelligenti per orientare comportamenti sicuri.
- Adottare tecniche di clustering per analisi avanzata dei dati infortunistici.
- Valutare l’impatto psicosociale e organizzativo delle tecnologie.
- Istituire comitati etici e referenti per la supervisione dei sistemi IA.
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