Marche e Umbria nella ZES
A cura della redazione
Sulla G.U. n. 269/2025 è stata pubblicata la Legge n. 171 del 18 novembre 2025 secondo cui, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore (ossia il 20/11/2025), al fine di favorire lo sviluppo di nuovi investimenti in tali territori che rientrano nelle regioni in transizione la Zona economica speciale per il Mezzogiorno - ZES unica (art. 9 del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124), ricomprende anche l'intero territorio delle regioni Marche e Umbria.
Come si ricorderà l’art. 9 del DL n. 124/2023 ha definito la Zes una zona delimitata del territorio dello Stato nella quale l'esercizio di attività economiche e imprenditoriali da parte di aziende può beneficiare di speciali condizioni in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo d'impresa.
In origine, erano ricomprese nella Zes unica i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.
Marche e Umbria erano considerate regioni in transizione, cioè quelle aree europee che si trovano tra le meno sviluppate e le più sviluppate, con un PIL pro capite compreso tra il 75% e il 100% della media dell'Unione Europea, e destinatarie di fondi europei di coesione.
Entro 60 giorni dal 20 novembre 2025 il Consiglio dei ministri provvederà all’aggiornamento del Piano strategico della Zes unica, al fine di individuare i settori da promuovere e quelli da rafforzare, gli investimenti e gli interventi prioritari per lo sviluppo delle regioni Marche e Umbria.
In ogni caso, per consentire l’immediata operatività della disciplina, nelle more, si applicano alle regioni Marche e Umbria le previsioni del Piano strategico della ZES unica, approvato ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 31 ottobre 2024, che tra l’altro prevede gli sgravi contributivi indirizzati soprattutto a categorie ai margini del mercato del lavoro, come giovani, disoccupati e donne.
Sono attese indicazioni operative da parte dell’INPS.
Riproduzione riservata ©