Il 17 settembre 2025 il Senato della Repubblica ha approvato il disegno di legge delega al Governo sull’intelligenza artificiale, che diventa ufficialmente legge.

Cosa tratta:

Il testo del ddl appena approvato si pone l’obiettivo di tutelare le persone dai possibili rischi derivanti dal proliferare delle intelligenze artificiali, tentando di mettere dei confini alle sue applicazioni.

Il disegno di legge segue e riprende alcuni dei concetti riportati nell’AI Act, il Regolamento europeo in materia pubblicato a inizio anno.

Le disposizioni includono norme specifiche a difesa della privacy e si concentrano sull’uso dell’IA in alcuni settori specifici:

  1. Lavoro;
  2. Sanità;
  3. Giustizia.

In ambito sanitario il testo cerca di promuovere l’uso di queste tecnologie come supporto alla diagnostica, senza sostituire il parere dei medici.

Nel mondo del lavoro si spinge per una gestione dei rischi legati all’uso dell’IA, senza penalizzarne l’uso considerandone il grosso valore aggiunto.

Si cerca infine di prevenirne gli usi impropri integrando il quadro sanzionatorio, ad esempio con l’introduzione del reato di illecita diffusione di contenuti generato o manipolati con sistemai di IA nel Codice Penale.

Quando entro in vigore

Il decreto entrerà in vigore 15 giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, di cui siamo in attesa.

Indicazioni operative

Al fine di sfruttare al meglio le potenzialità dell’intelligenza artificiale, è necessario assicurarsi di prevenire rischi che possono anche comprometterne l’utilità nel migliorare il nostro lavoro:

  • Formare i lavoratori all’uso delle tecnologie di IA, per prevenire carichi mentali eccessivi e far comprendere il ruolo dell’IA di supporto e non come sostituzione delle persone.
  • Valutare eventuali rischi psichici derivanti nel DVR.
  • Informare i lavoratori sui rischi definiti.
  • Identificare strumenti, oltre alla formazione, per introdurre l’uso dell’IA integrandolo correttamente nelle attività dei lavoratori.

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