L’ultimo interpello del MASE afferma che è possibile e ragionevole prescrivere limiti più ristrettivi di quelli di legge, quando questi servono a evitare un impatto significativo sull’ambiente.

Cosa tratta:

La Regione Campania ha proposto al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica un interpello circa l’applicazione dei limiti di emissione di polveri previsti dall’Allegato VIII alla Parte II del D.Lgs. 152/2006, nel caso specifico riferendosi ad un impianto che rientrava nella categoria delle fonderie di materiali ferrosi con capacità superiore ai 20 Mg al giorno.

Nel quesito, la Regione ha fatto notare che, sebbene i valori limite di concentrazione delle polveri previsti dal decreto siano rispettati, un impianto mantenga alcune criticità:

  • impatto significativo sull’ambiente e sulla popolazione dovuto alla massa totale di polveri rilasciate;
  • emissioni diffuse che aggravano l’impatto;
  • depositi di polveri sui balconi delle abitazioni circostanti l’impianto, rinvenuto durante attività di monitoraggio.

Il parere del Ministero

Il Ministero, nel chiarimento n.203133 del 30 ottobre 2025, ha ribadito quanto indicato già nel D.Lgs. 152/2006 agli articoli 29-quater e 29-septies, e rafforzato da alcune sentenze: se i valori limite imposti dalla legge non sono sufficienti al mantenimento della qualità ambientale, al momento del rilascio dell’autorizzazione, in questo caso l’AIA, è possibile stabilire prescrizioni più severe.

Le criticità possono emergere in fase di:

  • Valutazione di impatto ambientale;
  • Misurazioni e monitoraggi, in concomitanza con l’autorizzazione o successivi.

Il MASE, infatti, ricorda che la legge prevede che possa essere richiesto un riesame dell’autorizzazione anche successivamente al rilascio, qualora emergano circostanze che possano ledere alla salute pubblica (R.D. 1265/1934).

Conclusioni

Talvolta i valori limite di emissione non sono sufficienti a garantire la qualità dell’aria: in questo caso è giusto prevedere misure integrative nelle autorizzazioni, AIA o AUA, anche più restrittive, per assicurare la tutela della salute e dell’ambiente.

Indicazioni operative

Per assicurarsi di minimizzare gli impatti è necessario:

  1. Valutare l’impatto complessivo delle emissioni, non solo in termini di concentrazione ma anche di massa (kg/giorno).
  2. Adottare, per quanto possibile, le soluzioni di abbattimento migliori sul mercato e rimanere aggiornati sugli sviluppi tecnologici.
  3. Evitare, quando possibile, le emissioni diffuse, predisporre sistemi di contenimento e comunque monitorarle.

In allegato il testo integrale dell’interpello.